Pais, il mondo è del fanciullo
Installazione di carte orientali,acquerelli,legno,cm.180x70 Collettiva :"Uomo del mio tempo" (Monumenti Aperti 2011)
Centro Museale Quartissimo
QuartuS.Elena (Cagliari)
In Anna Marchi è la perizia nella ricerca della trasparenza
a rivelare echi di poesia e raffinata pittura. Gli effetti generati dalla trasparenza con l’uso dell’acquarello su supporti cartacei pregiati ci presentano due opere che introducono un opera tridimensionale fruibile su entrambi i lati. Tutta l’intera opera prende avvio dall’archetipo del puer (tema caro all’artista) che in quest’opera sembra essere incarnato e trasfuso in tutta l’umanità sia in negativo che in positivo.Come istanza inconscia in quello che gli antichi consideravano l’essere creatore e distruttore, vivendo all’interno del cosmo. Essere supremo, entità mai nata e mai morta che continuamente si rigenera in un incessante processo di nascita e morte. Eros e Thanatos coincidono e convergono in un atmosfera ludica, circense che fa scaturire volute ed evoluzioni della linea e del tratto, morbido e fasciante avvolto in sfumature evanescenti in cui si filtrano e compenetrano luci ed ombre. È un procedere per antitesi ed opposti in un continuo dialogo tra ambivalenze e anfibologie come esige il miglior uso delle metafore di cui pullula la cifra pittorica dell’artista.
Caterina Spiga
Caterina Spiga